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Una volta scoperto la potenzialità dell’innesto e dato per scontato il fatto di dove procedere da solo , iniziai a cercare documentazione in rete, come produrre le piante, come innestare ecc ecc.

Il momento era oltremodo abbastanza sbagliato come tempistica in quanto era quasi primavera, dato per scontato che avrei dovuto far germinare le nocciole per avere le piante avevo recuperato su ebay o da qualche altra parte in rete delle nocciole di Colurno, ma non potendo stratificarle per mancanza di tempo, una volta recuperate, le ho ammollate nell’acido Gibberellico per spezzare la dormienza del seme ottenendo peraltro un risultato quasi nullo.

Beh, non un grande inizio insomma o forse un buon inizio dal momento che l’esperimento era fallito, e che comunque partendo da seme i tempi erano lunghi, passai quasi tutta l’estate a cercare di capire come accelerare il processo, magari vedendo se si potevano trovare piante di un anno o due, del resto se molti vivaisti coltivavano il Colurno come albero da arredo urbano, probabilmente qualcuno gli doveva vendere le piante piccole senza per forza partire dal seme.

L’idea era decisamente buona, infatti all’inizio dell’autunno avevo già contattato una ditta olandese che produce tutti i tipi di piante e portainnesti per frutta ecc ecc e ovviamente anche il C. Colurna che veniva venduto come piante di un anno, nei calibri 4/6 e 6/10 (diametro alla base del fusto) ad un prezzo, tra l’altro, decisamente irrisorio.

Arrivati alla primavera successiva una volta arrivate la piante l’idea di come procedere all’innesto era …. beh, onestamente .. non avevo le idee molto chiare su come fare, quindi una volta in possesso delle piante ne ho piantate subito una parte a dimora, e un altra parte in vivaio, l’idea era di testare un innesto a gemma dormiente in estate e qualora non fosse riuscito un innesto a marza la primavera successiva, anche perché nel momento che mi vennero consegnate la primavera era già inoltrata, e non avevo refrigerato delle marze, se non una piccola quantità per fare delle prove.

Comunque sia, una volta messe a dimora dopo un po’ di giorni, nonostante fossero appena piantate ho innestato una porzione di piante con varie tecniche giusto per fare delle prove ( spacco inglese, doppio spacco inglese, gemma vegetante [a T e a chip] e approssimazione). (vedi galleria qui sotto) Da queste prove è risultato subito evidente che l’innesto a doppio spacco inglese produceva dei risultati eccellenti.

Successivamente nell’estate ho tentato l’innesto a gemma dormiente a “T” con risultati assolutamente deludenti, quindi non restava che prepararsi per la primavera successiva. 

Armato dell’esperienza maturata nella primavera passata all’inizio di Febbraio sono andato a raccogliere un numero sufficiente di polloni, che ho poi messo dentro delle ceste di plastica con una decina di cm di acqua, per non farle disidratare, e le ho messe in cella frigo (era una cella da mele quindi diciamo intorno ai 2/4°) e al mese di Marzo ho proceduto all’innesto dal momento che era un Marzo anomalmente caldo. Sfortunatamente era la primavera del 2017 e alla fine di aprile si è verificata una gelata storica che mi ha bruciato quasi una metà delle piante, nonostante ciò dove non erano state colpite dalla corrente d’aria l’attecchimento è stato superiore al 90% , con uno sviluppo nell’anno davvero eccellente. (qui sotto il video)